I nostri battaglioni alpini
a cura di Antonio Cittolin

Belluno

Scheda

Il battaglione Belluno viene costituito il 1° ottobre 1910, con la riunione delle compagnie alpine 77a e 78a, a Belluno, in seno al 7° reggimento Alpini. Nel 1914 vengono formate anche la 79a compagnia e la 106a compagnia di milizia mobile.
Nel Maggio 1915, allo scoccare delle ostilità, il Belluno, assegnato alla 4a Armata si trova in Valle Cordevole e in Val Biosis, insieme al battaglione Val Cordevole. La sera del 26 Maggio assalta con successo il Passo Fedaia e il Passo di Padon. Nei giorni successivi opera assalti al passo di Contrin, tra le pareti sud della Marmolada, fino alla conquista di Cima di Ombrettola. Il 27 giugno dopo aver tentato invano di spingersi oltre, viene sostituito in linea dal 51° Reggimento Fanteria e trasferito poco dopo nella zona di Cortina. Tra il 7 e 10 luglio occupa forcella Bois e quota 2509 di Cima Bois. Ad agosto combatte assiduamente tra Punta Marietta e Cima Tofana. A settembre il battaglione al completo cerca di occupare il Castelletto con un attacco, che però fallisce. Infine il Belluno con il Val Chisone, occupa la quota 2590 dei Piccolo Lagazuoi e quota 2480 del vicino ripiano. Le 3 Compagnie partecipano ad un fallito assalto alla vetta del Col di Lana. Alla fine del 1915, 78a e 79a compagnia raggiungono Col di Cortina, mentre la 106a rimane sulla Tofana Prima e la 77a alle pendici del Col di Lana.
L’8 gennaio 1916 le compagnie 79a e 106a vennero inviate a presidio di q. 2678 del Piccolo Lagazuoi mentre la 77a rientrava al battaglione dal Col di Lana.
In questo periodo con il contributo di diversi alpini dei reparti del Belluno, iniziano i lavori per la galleria del Castelletto, che raggiunge a giugno i 507 metri di lunghezza.
Alle ore 3,40 del 11 luglio circa 350 quintali di gelatina collocata nella galleria, vengono fatti saltare, poco dopo i reparti del Belluno assaltano le pozioni austriache. Dopo due giorni di accaniti combattimenti, viene finalmente conquistata la cima, e viene fatto saltare l’ultimo tratto di galleria. A luglio occupa il “Sasso Misterioso”, subendo però moltissime perdite a causa dei colpi provenienti dalle postazioni austriache sul Piccolo Lagazuoi. La 79a compagnia viene quasi completatemene annientata.
Alla fine di giugno 1917 il Battaglione Belluno si ritira per lasciare il posto ai reparti del 12° Gruppo Alpini. Il Battaglione Belluno con gli altri reparti del 7° Reggimento Alpini e del 5° Gruppo Alpini, si sposta sul fronte dell’Isonzo.
Dal 17 agosto partecipa con gli altri reparti del 5° Gruppo Alpini alla battaglia della Bainsizza ottenendo qualche modesto successo. Il 24 Ottobre a seguito dell’offensiva austriaca è inviato di rinforzo ai reparti in prima linea. Poco dopo i reparti sono costretti a ritirarsi, il Belluno viene inviato in difesa sulla vetta del monte Stol. Il giorno dopo a causa del successo dell’offensiva austro-ungarica, inizia la ritirata. I reparti abbandonano la posizione dirigendosi a sud, verso l’area di resistenza, oltre il Po. Partecipa alla difesa del Bosco del Consiglio.
Il 9 dicembre, nell’ambito della riorganizzazione seguente a Caporetto, il Belluno, fortemente ridotto nell’organico a causa delle numerose perdite, viene sciolto.
Cessate le ostilità, nell’ambito della smobilitazione dell’Esercito, il 16 marzo 1919 viene ricostituito utilizzando il personale derivante dallo scioglimento del battaglione Val Cordevole.
Dal febbraio 1935 viene inquadrato nel neo-costituito 12° Reggimento Alpini, mentre il 7° Reggimento Alpini, con il Feltre e altri battaglioni viene inviato in Africa. Nel 1939 con il ritorno del 7° dall’Africa, il 12° viene sciolto e il Belluno ritorna a essere parte del 7°.
Mobilitato per l’inizio delle ostilità con la Francia, il 23 giugno 1940 attacca dal Passo di Goretta le posizioni francesi, raggiungendo in giornata la Cabane Donadieu e il Lago Lauzanier settentrionale.
Con l’inizio delle operazione contro la Grecia, si decide l’invio della Divisione Pusteria. Il Belluno giunge in Albania tra novembre e dicembre del 1940. Dal 28 di novembre il Belluno viene separato dagli altri due battaglioni del 7° , inserito nel 1° Gruppo Alpini, e inviato quindi insieme agli reparti in esso inquadrati, sulla linea Strakavec-Maleshoves-Shes i Mal – quota 623 – Vojussa. Fino al 4 dicembre è impegnato con il battaglione Val Natisone in numerosi combattimenti fra il Mali Policanit e il fondo valle. Il 6, a seguito del ripiegamento ordinato dal comando, si schiera sulla linea Shes i Mal - Dosnice - pendici orientali dello Strakavec insieme ad altri reparti.
Il 15 febbraio inizia un massiccio attacco greco su tutte le posizioni italiane. Il nemico costringe il Belluno a indietreggiare fino alla confluenza della Voyussa con il Zagorias
Il 7 marzo 1941, ricostituite le compagnie, raggiunge gli altri reparti del 7° della Pusteria nella valle dell’Osum.
Il 23 aprile, scatta l’armistizio. Il Belluno e gli altri reparti del 7°, vengono insigniti della Medaglia d’Argento.
I primi di luglio viene inviato in Montenegro con il Feltre dove, fino ad agosto 1942, partecipa ad operazioni di rastrellamento e azioni contro la guerriglia locale.
A novembre, dopo un periodo di riposo, viene dislocato in Provenza, con compiti di presidio. L’8 settembre il battaglione cerca di rientrare in Italia, ma il 12 settembre si scioglie. La maggior parte degli alpini viene catturata dai tedeschi.
Il Battaglione Belluno viene ricostituito il 1 settembre 1953, e comprende la sola compagnia 77a. Il 18 ottobre 1953 il Battaglione Pieve di Cadore, ingloba la 77a compagnia e viene inviato sul confine per l’esigenza "T” (Trieste), e dislocato nella zona di Cividale del Friuli.
Il Battaglione Belluno viene ricostituito pochi giorni dopo con le compagnie 78a e 79a e la 116a compagnia mortai. Il Battaglione Belluno riceve nel 1956 l’organizzazione definitiva. Fanno parte dell’organico le consuete compagnie 77a, 78a e 79a, e la compagnia mortai 116a.
Dal 1961 partecipa con aliquote di personale alle operazioni di mantenimento di ordine pubblico in Alto Adige
A seguito del disastro del Vajont, la notte del 9 ottobre 1963 il Battaglione Belluno viene chiamato in soccorso e raggiunge Longarone alle 2 del 10 ottobre e inizia senza sosta l’opera di soccorso e conforto della popolazione colpita. Partecipa per due mesi all’opera di recupero delle salme e collabora alla ricostruzione.
Il 10 novembre 1963 nuova riorganizzazione: la 78a compagnia si trasferisce al Battaglione Feltre a Strigno e prende il nome di 65a compagnia alpini. La 65a compagnia alpini del Battaglione Feltre si trasferisce da Agordo a Belluno, cambiando denominazione in 78a compagnia.
Il 2 giugno 1964, insieme agli altri reparti impegnati nelle operazioni di soccorso in Vajont, in piazza dei Martiri a Belluno, viene consegnata la medaglia d’oro al valor civile, che viene appuntata sulla bandiera del 7° Reggimento Alpini. Anche l’A.N.A. ha voluto premiare gli alpini intervenuti, regalando loro una medaglia con inciso: "Vi chiamò il dovere - trovaste l’orrore - vi sostenne l’amore.".
Nel novembre 1966 il "Belluno" è di nuovo impegnato in un’altra calamità naturale. L’alluvione che colpisce la zona del bellunese causa vittime e danni consistenti..
L’11 novembre 1975, alla Caserma Salsa, il 7° Reggimento viene sciolto. Sopravvivono i diversi battaglioni, sotto le dirette dipendenze della Brigata Alpina "Cadore". Il Belluno assume subito compiti di addestramento e inquadramento delle reclute diventando B.A.R. (Battaglione Addestramento Reclute).
Il 19 settembre 1991 il Battaglione Alpini Belluno diventa 16° Reggimento Alpini Belluno. Con la trasformazione in Reggimento la 116a compagnia mortai viene sciolta e la 77a compagnia neutralizzata (esistente sulla carta ma in pratica senza organico e senza comandante), inoltre il battaglione cambia denominazione, divenendo sulla carta 1° battaglione reclute, rimanendo a tutti gli effetti battaglione Belluno. Il battaglione seguirà le sorti del 16° reggimento. Dal 2002 il reparto si occupa anche della vestizione di aliquote di VFA e richiamati anche di specialità diverse dagli alpini. A causa della progressiva diminuzione del personale di leva la struttura muta in base alle nuove esigenze. Viene prima sciolta la 78a compagnia e poi la 79a. Il Battaglione arriva allo scioglimento due anni dopo con la sola C.C.S.
Il giorno 30 novembre 2004 il 16° reggimento "Belluno" ed il battaglione Belluno vengono sciolti in una uggiosa mattinata con una mesta cerimonia. L'ultimo comandante è il T.Col. Benvenuto Pol.



Nappina: Verde

Motto: Sunt rupes virtus iter”

 


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