I nostri battaglioni alpini
a cura di Antonio Cittolin

Saluzzo

Scheda

Costituito nel luglio del 1904 per cambio di denominazione del battaglione alpini  Dronero , nappina verde (cp 20-21-22-23), inquadrato nel 2° reggimento . Nel mese di luglio 1909 venne costituito l’8° reggimento alpini; il Saluzzo cede la 20 cp al btg Cividale.
Nel 1911 è impiegato nella guerra Italo-Turca  sbarcando il 25 ottobre a Derna.Combatte il 17 gennaio 1912 a Uadi Demina meritando un encomio solenne. Impiegato a difesa di Derna,costruì una fortificazione che prese il nome di “Ridotta Piemonte”. Rientra in Patria il 13 ottobre 1913.
Allo scoppio delle ostilità (24.5.1915) è schierato alla testata della Valle Chiarzò fra Monte Lodin e Monte Palon-Cima. Nel corso del 1915 nasce dal Deposito il  btg di Milizia Territoriale Val Varaita (cp 221-222-223). Nella seconda metà del mese di marzo 1916 cede la 80 e 100 cp al btg  di Milizia Mobile Monviso di nuova costituzione (80-100-124). Ai primi d’aprile si porta nel settore Monte Rombon dove sostituisce il btg Bassano.Ai primi di maggio vengono preparate le forze per la riconquista del Monte Cukla; il 10 maggio dopo una breve preparazione d’artiglieria la 22  e la 23 cp. appoggiate dalla 62 del Bassano assaltano la vetta scacciando il nemico.
Nel corso dell’inverno 1916-17 l’inclemenza del tempo e le numerose valanghe mettono a dura prova la tenacia degli alpini. Il 24 ottobre quando viene sferrata l’offensiva austro-tedesca il battaglione è schierato sul Cukla nelle trincee di Goricica Planina.Dopo aver respinto 3 violenti attacchi deve ripiegare  su Sella Prevala. Al mattino del 25 ridotto a circa 300 uomini,tra asperità del terreno e tormenta ,assieme a nuclei di altri battaglioni passa alle dipendenze del 2° Gruppo Alpini. Prosegue quindi oltre il Tagliamento ed il Piave raggiungendo Magnano di Carpaneto (Piacenza).Si ricostituisce su due compagnie 21 – 22 integrate da elementi del disciolto battaglione Monviso.Le operazioni di riordino durano per tutto il mese di dicembre a Monno in Val Camonica dove si era trasferito sin dal 7 dicembre alle dipendenze del III Corpo d’Armata .Verso la fine di gennaio,lascia Monno, il 22 è in Val di Pezzo.Il 30 giugno assume la difesa delle posizioni sul Monte Cristallo. Dal 27 agosto al 28 settembre scende a riposo a Grosio (Tirano).Il 29 è di nuovo in linea  alla testata della Valfurva. Rimane in questa zona sino all’inizio della nostra offensiva finale di ottobre. Il 3 novembre occupa la cima di Monte Mantello ed il 4 scende a Pejo dove è fermato dal sopraggiunto armistizio.
Nell’agosto 1919 un corpo di spedizione imbarcato a La Spezia sul piroscafo Palasciano, parte per l’Albania in difesa  del governo di questo nuovo Stato da un tentativo d’insurrezione. Tra il 20 e il 21 agosto sbarca a Durazzo, il 23 è a Tirana.La malaria e le precarie condizioni igieniche ridussero gli organici del btg a circa 200 uomini validi. Rimpatriato nell’ agosto 1920.
Viene quindi assegnato coi btg Dronero  e  Fenestrelle a far parte di un gruppo alpini al comando del Col. PROMIS  per la riconquista della città di Fiume occupata dai legionari di D’Annunzio.
Nel corso dell’anno  passa al 1° alpini e il 31 maggio 1923 torna al 2° rgt.Il 25 aprile 1935 viene costituita la quarta compagnia . Per le esigenze della campagna in AOI ,parte il 25 settembre1935 ,il 29 da Napoli è imbarcato sul piroscafo Calabria, il btg sbarca a Massaua il 9 ottobre 1935 al comando del Magg. Davide JALLA’. Per  trasformazione dei Comandi Superiori Alpini, nell’ottobre 1935 viene inquadrato nella 4° Divisione Alpina Cuneense. Il 22 gennaio 1936 ad Hausien, presidiando la cinta difensiva della cittadina. Agli inizi di febbraio si spostò nella zona di Quihà  dove venne inquadrato (cp 21-22-23-80) nell’11° rgt della Div. Alpina Pusteria. Partecipò ai combattimenti di Adi Gul Negus,Amba Aradam,Amba Alagi,Mai Ceu. Il 12 Aprile 1937, sbarcò a Napoli ed il giorno successivo con la Pusteria sfilò per le vie di Roma.Successivamente il btg rientra al 2° ed il Val Varaita viene sciolto.
L’11 giugno 1940 l’Italia entra in guerra fu schierato al Col de l’Autaret. Il 22 Giugno 1940 ore 9,30 iniziò l’offensiva ma per le proibitive condizioni climatiche viveri e munizioni sono portati a spalle dagli alpini.. Il Saluzzo tenterà, di riprendere l’avanzata che sarà sempre contrastata da raffiche di mitraglia e tiri d’artiglieria che impediranno qualsiasi movimento. Il 24 viene firmato l’armistizio che entra in vigore alle ore 1,35 del 25 Giugno.
A metà dicembre 1940 la Cuneense riceve l’ordine di mobilitazione per il fronte greco-albanese ad operazioni già iniziate. Il Saluzzo dopo un viaggio in ferrovia giunge a Foggia da dove via aerea è trasportato a Tirana.Viene assegnato all’11^ Armata, autotrasportato a Fieri ed inquadrato  nel Corpo d’Armata Speciale e nella Divisione Alpina Speciale ( 2° rgt alpini (btg Borgo San Dalmazzo, Dronero, Saluzzo). Il btg è mancate delle salmerie,automezzi e con limitate dotazioni personali. Il 26 un attacco greco investe i reparti di testa del btg che il giorno seguente contrattacca il nemico ma per la superiorità nemica deve ripiegare sulle posizioni di partenza. Verso la metà di marzo il 2° rgt lascia la Divisione Alpina Speciale per riunirsi alla Cuneense destinata ad operare sul fronte albanese-jugoslavo.
Il 23 aprile 1941 viene firmato l’armistizio.
Il 6 aprile 1941 l’Italia, denunciando che la Jugoslavia aveva intese con la Gran Bretagna e la Grecia, decide di muoverle guerra. I reparti della Cuneense avendo avuto il cambio erano a riposo .Vennero trasferiti nei pressi del confine  con la Jugoslavia. Il giorno 7, il 2° rgt coi btg Borgo S.Dalmazzo ,Saluzzo e il gruppo d’artiglieria Pinerolo era schierato nella zona di Shengjergji per sbarrare gli accessi orientali su Tirana. Il 17 aprile c’è la firma dell’armistizio in vigore dalle 19  del giorno 18.
Campagna di Russia, partenza il 5/8/1942  su quattro tradotte ferroviarie. Il 20 settembre è a Topilo dove gli alpini costruiscono postazioni per armi e bunker di alloggiamento in previsione dell’inverno.
Il settore del Saluzzo è il punto di sutura tra il corpo d’armata alpino ed il II° corpo d’armata di fanteria. Il 18 dicembre a Novaja Kalitva  dove si posiziona all’altezza delle ultime case. Sostiene attacchi russi reagendo con assalti all’arma bianca che fermano la pressione nemica. A sera è sostituita dal btg Tolmezzo della Julia e rientra a Staro Kalitva dopo aver subito 17 morti,21 dispersi e 28 feriti .La sera del 23 i russi sferrano un violento attacco contro le postazioni della 23 cp finendo sul campo minato e subendo il tiro delle nostre mitragliatrici,dei mortai e dell’artiglieria. Dopo furibondi scontri si devono ritirare lasciando sul terreno 200 uomini.     
Il 17 gennaio 1943 nel  pomeriggio  inizia il ripiegamento dalla linea del fronte. La 21 cp è l’ultima a lasciare le posizioni. Il battaglione arriva ad Annowka alle 11 del giorno successivo impiegando 18 ore per compiere 25 chilometri. La colonna  alle 15 riparte per Popowka. La 22 cp è di protezione in retroguardia, viene attaccata da forze regolari e partigiani, riesce a sganciarsi e raggiungere il battaglione di coda (Borgo S.Dalmazzo) al prezzo di 30 caduti e 15 feriti. La località è raggiunta nel primo pomeriggio del 19. Viene indetta una riunione dal gen. Battisti con i comandanti dei reparti presenti e viene deciso, vista l’impossibilità di raggiungere la linea Rowenki-Nowo Alexandrowka, di puntare sulla nuova direttrice Popowka-Kuleschowka-Seljakino-Warwarowka-Valujki (in quel momento già occupata dai russi). Il giorno 27 i circa 150 superstiti del Saluzzo arrivano a Roshdestweno a circa 7 km da  Valujki. C’è un ulteriore attacco di cosacchi che catturano il gen. Battisti;quanti non sono stati fatti prigionieri cercano di forzare l’accerchiamento ma vengono contrastati dai carri armati e dall’artiglieria che provocano gravi perdite e spengono ogni possibilità di resistenza. I prigionieri dopo terribili marce  saranno  inviati nei campi di prigionia siberiani dai quali i più non torneranno.
Il battaglione alpini Saluzzo  in fase di ricostituzione, è dislocato a Ora (Bz); all’atto dell’armistizio tiene testa ai tedeschi. Dopo varie ore di combattimenti ed aver subito perdite gli alpini si sganciano e fuggono sui monti . Daranno vita a formazioni partigiane. Nel 1943 il "Saluzzo" viene sciolto. Nel 1975 il reparto passa alle dirette dipen­denze della Brigata "Taurinense" e dal 1992 viene inquadrato dal ricostituito 2° Reggimento alpini
Il nome Saluzzo era portato anche dal battaglione di formazione  della Divisione Alpina “Monterosa” della RSI, costituito nell’agosto del  1944 da 2 compagnie d’allarme del 1° reggimento   e dalla 2° cp del btg Ivrea . Il 28 settembre dello stesso anno venne sciolto.
L'unità ripren­de vita nel 1945 alle dipendenze del 1° Reggimento che nel 1946 assume il nome di 4° Reggimento alpini. Nel 1952 è inquadrato nella neonata Brigata Alpina Taurinense. Nel periodo 1960-66 il reparto è contratto a "quadro". Ricostituito il 1.1.1967 su Cdo btg, Cp Cdo e 22cp. Il 1.8.1972 ricostituita la 23 cp .Nel 1973 la Cp Cdo divenne CCS. Nel periodo 1960-1966 il "Saluzzo" viene contratto a Battaglione "Quadro".Il 29 agosto 1992 viene inquadrato dal ricostituito 2° Reggimento alpini su Cp Cdo e Servizi, cp 21-22-23- 106 armi sostegno. Nel 2001 riceve la 217 cp c/c Val Maira.


Nappina:Verde

Motto: Droit quoi qu’il soit"

 


Battaglione Saluzzo