1989 FONTANELLE 
Fontanelle

La sezione trevigiana, volendo confermare la scelta di essere solidale con gli “ultimi” che già da qualche anno caratterizzava molte delle sue iniziative, nel 1984 decise di impegnarsi per il restauro di una vecchia casa colonica a favore di una comunità di recupero per tossicodipendenti.
Il 25 maggio dell’anno successivo l’opera iniziò con il consenso dell’assemblea dei soci e l’incoraggiamento del presidente nazionale Leonardo Caprioli che, richiesto di un parere, al presidente Francesco Cattai cosi rispondeva: “Chiedere un parere su un’iniziativa tanto bella come chiedere a un alpino se gli piace la penna”. Si trattava di restaurare nel comune di Fontanelle una casa colonica acquistata dalla Piccola Comunità di Conegliano, diretta da don Gigi Vian, per l’accoglienza, il recupero e il reinserimento nel lavoro di giovani tossicodipendenti.
Oltre 1500 volontari dei vari gruppi prestarono la loro opera sotto la guida del geometra Luigi Casagrande, vicepresidente della sezione, per un totale di 56 mila ore. Il centro, che venne visitato anche dai responsabili nazionali e da autorità locali, venne inaugurato il 23 aprile 1989. 

 

 

IL CENTRO DIURNO PER DISABILI 
 
Un'’opera di grandissimo significato, che inneggia alla vita. 
 
Oderzo

22. 11.1998 - Nemmeno una rigidissima giornata invernale e riuscita ad intaccare la riuscita di una giornata meravigliosa, significativa ed indimenticabile e che rimarrà per sempre viva nel cuore e nei sentimenti non solo degli alpini, ma della tantissima gente che ha voluto fortemente essere presente, per condividere la gioia di una festa grandiosa, tanto attesa e desiderata.Il foltissimo corteo, aperto dalle potenti ed altisonanti note della fanfara della Brigata Alpina Julia, tra due ali di folla plaudente ed entusiasta, ha raggiunto il nuovo centro diurno per disabili, ricavato dalla riattivazione di un padiglione dell’ex psichiatrico messo a disposizione dall’U.L.S. n° 9. 
E’ seguita Ia cerimonia del taglio del nastro e l’inaugurazione dell’opera, i cui lavoro hanno avuto inizio il 16.2.1996 e sono stati portati a termine il 1.9. 1998, con l'impiego di 515 alpini che hanno lavorato fieri del proprio ruolo per un totale di ben 30.000 ore. Proprio per la fiducia riposta nella serietà e nella concretezza degli alpini, l‘opera ha potuto trovare realizzazione.

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